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Rosa dei venti
Tocai Friulano storico

The Old Vine Conference

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Pubblicato il 25-11-2022

THE OLD VINE CONFERENCE

 

Far riconoscere a livello globale le vigne storiche ed i vini da esse prodotti come una nuova categoria commerciale, mettendo in condivisione le migliori pratiche e strategie di gestione: è la mission di The Old Vine Conference, associazione no-profit inglese nata per la valorizzazione delle vigne storiche nel mondo e dei vini prodotti dalle loro uve, che si è riunita nel suo primo convegno internazionale proprio a Villa Bogdano 1880.

 

Fondata da Masters of Wine come Sarah Abbott e Alun Griffiths, insieme ad altre personalità di spicco del mondo vitivinicolo ed enologico internazionale, l’associazione si è costituita per valorizzare i vigneti storici creando una connessione tra aziende, esperti ed amanti del vino.
Accanto a Sarah Abbott, che ha presentato mission e obiettivi di The Old Vine Conference, al convegno hanno partecipato con brillanti interventi il Professor Mario Fregoni, considerato uno dei padri della viticoltura ed enologia italiana, ex docente dell’Università Cattolica di Piacenza e Presidente onorario OIV, e il Professore, agronomo e profondo conoscitore della cultura viticola ed enologica friulana Carlo Petrussi. Un momento di importante rilevanza per tutte le realtà vitivinicole che continuano a tutelare le vigne antiche, sia come patrimonio storico che come testimonianza di una viticoltura e conseguente enologia dagli alti livelli qualitativi, che va preservata e valorizzata; nel corso del dibattito sono state analizzate prospettive e problematiche, oltre alle migliori modalità di tutela. Durante il suo intervento il Professor Fregoni ha voluto mettere in risalto l’importanza di preservare antichi vigneti, non solo come patrimonio storico ma soprattutto per il loro valore enologico.
A seguire il Professor Petrussi ha presentato uno spaccato dell’attuale situazione italiana nell’ambito dei vigneti storici, riportando alcuni degli esempi più virtuosi e analizzando come alcune moderne tecniche agronomiche e viticole abbiano riflessi negativi sulla longevità della pianta, sulla qualità del suolo e dell’ambiente ed in ultima istanza sul vino. Ha, inoltre, sottolineato come l’eccesso di irrigazione artificiale e fertilizzazione comporti un mancato sviluppo in profondità dell’apparato radicale e della componente legnosa della vite, causando una maggior vulnerabilità a fenomeni climatici estremi, a cui siamo sempre più esposti, e ad un maggior impatto ambientale, nonché alla maggior diffusione di alcuni tipi di marciumi e patologie.

 

“Tutto in questa trasferta ha evidenziato quale sia la portata dell’obiettivo della vite antica. Abbiamo imparato molto dai Professori che hanno dedicato la loro lunga carriera alla ricerca e alla coltivazione delle vecchie viti.” (Sarah Abbott, Master of Wine e cofondatrice di The Old Vine Conference)

 

 

Durante l’evento, Domenico Veronese, proprietario della tenuta Villa Bogdano 1880, ha presentato l’opera di restauro e conservazione effettuata dall’azienda nei vigneti storici, con l’obiettivo di preservare la biodiversità mantenendo il patrimonio genetico delle vecchie vigne e tramandando un raro tipo di impianto viticolo.

 

“Avevo già visitato quest’azienda qualche anno fa, ma oggi mi sono reso conto che è la capitale italiana delle vecchie viti. Posso dire che secondo me in Italia non esiste una superficie di viti vecchie come questa.” (Professor Mario Fregoni, in riferimento alle vigne storiche della tenuta Villa Bogdano 1880)

 

I preziosi interventi degli ospiti sono stati poi coronati da una masterclass che ha visto protagonisti nel calice diversi esempi di vini italiani prodotti con uve di vigne storiche di alcune cantine di riferimento dei rispettivi territori, nonchè pioniere nella conservazione del patrimonio viticolo: Lison Classico DOCG 2019 (Tocai Friulano da vigne storiche del 1943) e 195 Selezione Rosso IGT Veneto 2017 (uvaggio bordolese a base Merlot da vigne storiche del 1960) di Villa Bogdano 1880, Refosco di Faedis DOC Friuli Colli Orientali Riserva 2016 di Azienda Agricola Zani Elvio, Löwengang Uvaggio Storico 2019 di Alois Lageder, il Serpico Irpinia Aglianico DOC 2013 Feudi di San Gregorio e la magnum di Vigneto Morei Teroldego Vigneti delle Dolomiti IGT 2014 di Azienda Agricola Foradori.

 

 

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